mercoledì 13 aprile 2005

Il Manifesto del No-Style

1) Il nostyle non è una esigenza. Il nostyle è una reazione.

E’ una reazione alla matematicità delle vostre entrate, ai footwork pensati a casa e ripassati prima di entrare nel cerchio, ai freeze elaborati con l’autocad, a tutte le entrate perfette che scorrono lisce come l’olio. Il nostyle è la reazione a tutte le volte che vi siete detti “cazzo che bel freeze che ho inventato, questo me lo devo ricordare”. Il nostyle è la reazione alle squadre progettate a tavolino, all’ allenamento per sciogliere la schiena come una contorsionista cinese, alle cassette degli americani dove gli eroi a stelle e strisce non sbagliano una entrata. Ho visto più libertà sulla pista del Cocorico che a tutte le jam nelle quali sono stato.

2) Ovviamente, cosa è il nostyle (o no-style, che dir si voglia, che tanto nessuno si offende)

Il nostyle è l’opposto di quello che credi di dover fare. Il nostyle se ne sbatte se il footwork ha sei o quattro passi o se non finisci la tua entrata con un freeze. Il nostyle, se vuole, non va neppure a tempo con la musica. Entra nel cerchio senza sapere quello che devi fare. Sbaglia e continua. Fai il freeze più bello di sempre e subito dimenticalo. Il no style non ha memoria. Nessuno ricorderà i ballerini di no style ma il no style sarà il seme di una nuova danza.

3) Liberiamoci subito da un dubbio: Il nostyle è il nostyle e il nostyle non è un tipo di breakdance.

So cosa è il no style dunque realmente l’ignoro e non posso spiegarlo anche se fortissimamente lo vorrei. Conoscerai il nostyle solo facendolo. Accorgendoti di farlo lo avrai invece rinnegato. Il nostyle è un post, non si fa nostyle ex ante. Il nostyle non prevede squadre con uno che fa i moves, uno i blocchi, uno stile, uno di razza femminile e un babbuino che balla in piedi.
Il no style non è creativo, fra Apollo e Dioniso è sicuramente Dioniso ma se ti dicessi dell’altro direi solo falsità. Il no style non vuole la tua creatività. Il no style fa a meno del tuo quadernino di appunti dove ti segni i passi e le entrate.

4) Le beatitudini del no style

Il no style non ti farà entrare gratis in discoteca. Il no style non ti farà dire “bravo” e seguendo il no style non vincerai mai nessun contest. Il no style non ti farà ballare per Fifty Cent e non ti farà conoscere Chrystina Aguilera. Nessuna bimba ai lati della pista batterà per te le sue inconsapevoli manine. La Ecko non ti regalerà la magliettina firmata e i pantaloni larghi. Non andrai in tv a dire che l’Hip Hop è una cultura (?). In compenso il nostyle non ha bisogno di una giuria. Beato è chi segue il no style perché può definirsi vero ballerino e non più breaker.




Monsa (EAD,SMK2,HHC) Guru del No-Style

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