Carovita
Tratto da msn.it
"L'inizio di un nuovo anno porta con sé l'inevitabile bilancio di quello appena terminato: dal punto di vista economico certamente il 2005 non sarà ricordato dalle famiglie italiane come un anno d'oro. Federconsumatori denuncia come il dato sull'inflazione pubblicato dall'Istat, 2%, sia decisamente inferiore a quello reale, che questa associazione stima essere stato almeno il doppio.
Il calcolo è stato compiuto su voci che rientrano nel bilancio di ogni cittadino: ciascun nucleo familiare, nell'anno appena concluso, avrebbe subito un incremento di spesa di 31 Euro per la luce, 106 Euro per il gas, 14 Euro per l'acqua, 45 Euro per le banche, 32 Euro per l'assicurazione auto, 290 Euro per i carburanti. A questo, sempre secondo Federconsumatori, si deve aggiungere l'incidenza dell'aumento dei costi energetici sui prezzi di beni di largo consumo: 190 Euro per il trasporto e 205 Euro per l'aumento dei costi di produzione. Questa stima è peraltro ancora parziale perché mancano all'elenco molte voci fondamentali, tra le quali spiccano la spesa sanitaria, quella alimentare, gli affitti.
In conseguenza di tutto questo, il potere d'acquisto delle famiglie si è ridotto di circa un terzo rispetto agli ultimi anni e i consumi sono drasticamente diminuiti. La Codacons, a questo proposito, ha pubblicato un'altra indagine sul Natale appena trascorso, secondo la quale il calo in Italia sarebbe stato pari al 15% rispetto allo scorso anno ed in particolare sarebbero diminuiti gli acquisti di regali, mentre il mercato alimentare avrebbe comunque tenuto; il Sud avrebbe registrato una diminuzione dei consumi più alta rispetto al Nord: Palermo -18%, Catania -20%, Napoli -15%, Milano -8%, Torino -10%.
Le categorie maggiormente danneggiate risulterebbero quelle dell'abbigliamento, della profumeria, della ristorazione, dei viaggi, mentre, oltre al settore alimentare, avrebbe tenuto bene anche il mercato dei giocattoli. Il quadro non è certo positivo, anzi piuttosto preoccupante. Purtroppo il 2006 non pare iniziare in modo molto diverso, sempre secondo Intesaconsumatori: si profilano una serie di rincari, destinati a pesare sul bilancio delle famiglie; iniziamo dagli annunciati rincari di gas e luce, dei quali si è già parlato ampiamente e stimati, su base annua, nell'ordine di +48 Euro per la luce, +145 Euro per il gas; aumenti consistenti si annunciano nel settore dei trasporti pubblici con un +42 Euro per le tariffe ferroviarie, +21% Euro per quelle del trasporto locale ed un rincaro di 30 Euro per quelle autostradali. Altre sgradite sorprese giungeranno dalle spese bancarie con un +50 Euro, dalla sempre presente benzina (+165 Euro), dalla nettezza urbana (+18 Euro) e da molti altri settori essenziali per ogni cittadino.
Le premesse non sono certo buone e, se realmente le cose andranno in questo modo, i consumi si ridurranno inevitabilmente anche quest'anno e l'economia ne risentirà. Rimedi: purtroppo nessuno, solo la speranza che il quadro prospettato dalle associazioni dei consumatori risulti più duro di quella che effettivamente sarà la realtà di questo 2006 appena iniziato. "
L'Argentina è vicina. Buon 2006 a tutti!
Frase del giorno: "Mi fai venire i brividi bidibidi!"
In stereo: Luniz - Highets niggaz in tha industry
"L'inizio di un nuovo anno porta con sé l'inevitabile bilancio di quello appena terminato: dal punto di vista economico certamente il 2005 non sarà ricordato dalle famiglie italiane come un anno d'oro. Federconsumatori denuncia come il dato sull'inflazione pubblicato dall'Istat, 2%, sia decisamente inferiore a quello reale, che questa associazione stima essere stato almeno il doppio.
Il calcolo è stato compiuto su voci che rientrano nel bilancio di ogni cittadino: ciascun nucleo familiare, nell'anno appena concluso, avrebbe subito un incremento di spesa di 31 Euro per la luce, 106 Euro per il gas, 14 Euro per l'acqua, 45 Euro per le banche, 32 Euro per l'assicurazione auto, 290 Euro per i carburanti. A questo, sempre secondo Federconsumatori, si deve aggiungere l'incidenza dell'aumento dei costi energetici sui prezzi di beni di largo consumo: 190 Euro per il trasporto e 205 Euro per l'aumento dei costi di produzione. Questa stima è peraltro ancora parziale perché mancano all'elenco molte voci fondamentali, tra le quali spiccano la spesa sanitaria, quella alimentare, gli affitti.
In conseguenza di tutto questo, il potere d'acquisto delle famiglie si è ridotto di circa un terzo rispetto agli ultimi anni e i consumi sono drasticamente diminuiti. La Codacons, a questo proposito, ha pubblicato un'altra indagine sul Natale appena trascorso, secondo la quale il calo in Italia sarebbe stato pari al 15% rispetto allo scorso anno ed in particolare sarebbero diminuiti gli acquisti di regali, mentre il mercato alimentare avrebbe comunque tenuto; il Sud avrebbe registrato una diminuzione dei consumi più alta rispetto al Nord: Palermo -18%, Catania -20%, Napoli -15%, Milano -8%, Torino -10%.
Le categorie maggiormente danneggiate risulterebbero quelle dell'abbigliamento, della profumeria, della ristorazione, dei viaggi, mentre, oltre al settore alimentare, avrebbe tenuto bene anche il mercato dei giocattoli. Il quadro non è certo positivo, anzi piuttosto preoccupante. Purtroppo il 2006 non pare iniziare in modo molto diverso, sempre secondo Intesaconsumatori: si profilano una serie di rincari, destinati a pesare sul bilancio delle famiglie; iniziamo dagli annunciati rincari di gas e luce, dei quali si è già parlato ampiamente e stimati, su base annua, nell'ordine di +48 Euro per la luce, +145 Euro per il gas; aumenti consistenti si annunciano nel settore dei trasporti pubblici con un +42 Euro per le tariffe ferroviarie, +21% Euro per quelle del trasporto locale ed un rincaro di 30 Euro per quelle autostradali. Altre sgradite sorprese giungeranno dalle spese bancarie con un +50 Euro, dalla sempre presente benzina (+165 Euro), dalla nettezza urbana (+18 Euro) e da molti altri settori essenziali per ogni cittadino.
Le premesse non sono certo buone e, se realmente le cose andranno in questo modo, i consumi si ridurranno inevitabilmente anche quest'anno e l'economia ne risentirà. Rimedi: purtroppo nessuno, solo la speranza che il quadro prospettato dalle associazioni dei consumatori risulti più duro di quella che effettivamente sarà la realtà di questo 2006 appena iniziato. "
L'Argentina è vicina. Buon 2006 a tutti!
Frase del giorno: "Mi fai venire i brividi bidibidi!"
In stereo: Luniz - Highets niggaz in tha industry
2 commenti:
la cina è vicina, l'argentina è vicina, saremo assediati
ps fanculo io o la vento? (sai, ci chiamiamo allo stesso modo)
fulvialeopardi
Se volessi mandarti a fanculo lo farei nel blog fanculizza non credi? ;)
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